Il grigio negli interni
Il colore grigio a servizio dell’interior design
Solitamente inizio gli articoli del blog parlandoti della storia del colore, passo al suo significato ed arrivo al suo uso nei vari ambienti. Oggi faccio un’eccezione per il grigio, colore dalle mille sfumature e tonalità, ed inizio a parlarti di come lo puoi utilizzare nei tuoi spazi.
Il grigio è un colore neutro formato da bianco e nero
In base alla quantità che impieghi di questi due colori puoi ottenere diverse tonalità di grigi, definite “drammatiche e misteriose” se contengono più nero oppure più luminose e vivaci quando si avvicinano all’argento e al bianco.
In aggiunta, puoi ottenere il grigio anche dall’unione dei tre primari blu, rosso e giallo, se li aggiungi in parti uguali. E puoi scegliere la tonalità argento se vuoi usare un colore più luminoso ad effetto metallico.
Il grigio negli interni: uso del colore nella progettazione
Il grigio negli interni è un colore sofisticato, elegante, sobrio che esprime modernità, cura e raffinatezza.
E’ un colore molto versatile grazie alla sua ampia gamma di sfumature e tonalità, dal grigio perla al grigio scuro fino al greige, che ne fanno un colore adatto ad ogni ambiente, e ci permette di giocare con i suoi accostamenti tono su tono per un effetto total decor.
Il grigio si abbina a molti stili di arredamento, dallo shabby chic allo scandinavo, dallo stile industriale a quello contemporaneo
Considera il grigio negli interni come la tua “arma segreta” perché, con un po’ di abilità e calibrandone bene l’uso, puoi accostarlo a quasi tutti i colori! Ma ricorda di armonizzarlo con i colori e materiali giusti per evitare un risultato troppo neutro che risulterà poco accogliente e privo di carattere.
La regola è quella di usare il grigio in abbinamento a colori che devono essere equilibrati e stabilizzati oppure, al contrario, a colori che hanno bisogno di essere esaltati. Per esempio, usa il grigio per attenuare i colori troppo forti e troppo luminosi oppure usalo per valorizzare una palette di colori troppo tenue.
Se ti piace un impatto deciso, abbina il grigio ai colori flou (quelli ad alta visibilità, per intenderci). Ma ti sconsiglio di abbinare il grigio ad alcune tonalità di marrone e di beige.
Quando scegli il tuo grigio osservalo bene perché, come accade per i beige, spesso contiene piccole quantità di altri colori, come il blu, il verde, il rosa, il malva o il giallo, che lo rendono un colore unico e più caratterizzato. Questa particolare attenzione ti permetterà di accostarlo nei migliori dei modi perché, i colori contenuti nel grigio, esalteranno le cromie cui sarà abbinato.
Da alcuni anni la versatilità del grigio è protagonista in ogni ambiente della casa.
Se inizialmente veniva usato soprattutto per gli ambienti di accoglienza, come gli ingressi e i soggiorni, ora lo puoi trovare anche nelle camere da letto, nelle cucine, nei bagni e nei corridoi.
Se prima trovavi una delle sue mille sfumature impiegata sulle pareti, ora lo trovi nei rivestimenti verticali e orizzontali, negli arredi, nei tessili. E anche gli apparati illuminanti non si esimono dal fascino di questo colore elegante e senza tempo!
Se scegli una tonalità di grigio più tenue e luminosa, puoi usarla per dipingere tutte le pareti di una stanza perché non appesantirà il tuo spazio e non assorbirà la luce del tuo ambiente.
Se invece scegli una tonalità più carica, usala per colorare una sola parete preferendo la parete focus, in una stanza può essere quella dove si appoggia il letto (per altre info leggi il mio post IG dell’8/11), e osserva l’effetto che ti fa mentre ti poni alcune domande: ti piace? l’ambiente si scurisce troppo e il grigio si “mangia” la luce? la stanza sembra più piccola?
Prima di cimentarti in interventi più impegnativi, soprattutto se pensi che il grigio sia un colore difficile e che non sia nelle tue corde, ti suggerisco di provare ad inserirlo poco per volta, magari con piccoli complementi o tessuti come cornici, sedie, qualche cuscino o il corpi divano. In questo modo potrai provare questo colore direttamente nei tuoi spazi e valutare se ti piace.
Se invece sai già che adori questo colore, allora prova ad usarlo per un effetto scatola oppure in un total decor usandolo in differenti nuances.
I miei consigli passepartout per usare il grigio negli interni
– accosta il grigio ad elementi naturali come il legno per creare ambienti più interessanti e accoglienti
– negli ambienti inserisci piante e tessuti con trame differenti
– abbina il grigio a metalli caldi, come il rame e il bronzo, oppure a finiture lucide o laccate per avere un effetto très chic
Il significato del colore grigio
Colore neutro, definito un non colore, ha invece molto valore perché consente giochi di luce e chiaroscuri ai professionisti delle immagini come fotografi, pittori e a chi si occupano di cinema e immagine.
Il grigio è uno dei colori più amati. Uno dei suoi più grandi estimatori è Michel Pastoureau, uno tra i più importanti storici studiosi del colore, che lo definisce come la cromia più ricca perché consente maggiore precisione e volubilità rispetto a tutti gli altri colori.
Se in prima analisi può essere associato ad emozioni quali la tristezza, la malinconia, la noia e la vecchiaia, ad una più attenta analisi il colore grigio esprime saggezza, serenità, conoscenza, prudenza, modernismo, compromesso, compostezza e sobrietà. Non a caso è uno dei colori maggiormente impiegati nell’Home Staging (per approfondire questo tema puoi leggere il mio blog).
Il grigio è il colore di chi osserva e sceglie di darsi tempo. E’ il colore della stabilità e solidità che rimanda alla pienezza così come all’idea d’intelligenza (“la materia grigia del cervello”).
Nel marketing il grigio viene usato principalmente come colore di supporto per esaltare il colore principale ed assume funzione di trait d’union sull’aspetto grafico di un marchio.
Nel design il grigio assume valore di modernità, portando con sé un messaggio di neutralità e depurazione. Un arredamento grigio è nel mood di persone che godono di un perfetto equilibrio perché il grigio negli interni porta alla contemplazione priva di eccessi.
Il colore grigio: la neutralità
Si dice che chi non si schiera, scegliendo tra bianco e nero, rimanga nella zona del grigio quella neutrale e che rappresenta una via di mezzo.
Il colore grigio negli interni ci racconta lo stato di equilibrio, un momento sospeso di pace e calma interiore, di attesa, necessario per capire la nostra scelta. Infatti, attraverso gli alti e i bassi l’uomo impara ed evolve.
Possiamo anche dire che secondo il nostro punto di osservazione, sia esso dal bianco o dal nero, il grigio cambia il suo significato. Per questo lo definiamo “il colore del punto di vista”: perché si presta ad essere un punto di sosta, di osservazione, di considerazione e valutazione del mondo circostante. Simboleggia la calma e ci dona un momento per prendere respiro, ma stimola la nostra azione, smuovendo gli equilibri creati, per raggiungere ciò che va bene per noi con armonia e nel rispetto dei giusti tempi.
Assume quindi una funzione di “gestore” delle emozioni. Ci invita alla calma, ci aiuta nell’osservazione delle emozioni e alla scelta di come esprimerle perché influisce positivamente sui condizionamenti in favore di una maggiore apertura del cuore.
Il colore grigio nella storia e nell’arte
“Grigio” è un termine antico che deriva dal germanico “grau”.
Gli artisti, nel corso della storia, hanno prediletto l’uso di questo colore.
XV° ed XVI° secolo
Tra il XV° ed XVI° secolo il grigio veniva utilizzato per disegni e pitture ad olio, oltre che per miniature, sculture e tessiture con una tecnica molto diffusa, di chiaro richiamo al passato, chiamata grisaille (termine che deriva dal francese ‘gris’). Infatti, il grigio è il colore della pietra, capace di creare giochi ottici ed illusori.
In altre situazioni, la scelta del grigio era legata ai messaggi che gli artisti volevano trasmettere, come tristezza e devastazione di cui, un chiaro esempio lo troviamo nel famoso quadro di Pablo Picasso Guernica.
Il grigio era il colore della lana non tinta, quindi era il colore più comunemente indossato dai contadini. Ma era anche il colore indossato dai monaci di vari ordini, tra cui i francescani, come simbolo dei loro voti di umiltà e povertà.
Alla fine del XV° secolo il grigio era il colore della positività e ben augurante perché era quello opposto al nero. Portava con sé il significato di beneficio e di felicità ed esprimeva la speranza verso un futuro migliore.
Con il Protestantesimo, negli ambiti importanti della vita religiosa e sociale, vennero stabiliti valori basati su sistemi di colore interamente costruiti intorno all’asse bianco-nero e grigio. Quei valori si estesero agli oggetti di vita quotidiana fino alle civiltà industriali del XIX° secolo.
Periodo rinascimentale e barocco
Fu durante il periodo rinascimentale e barocco che il grigio iniziò ad avere un ruolo importante nella moda e nell’arte. Infatti, insieme al bianco, era il colore legato ed in armonia con il nero, il colore più popolare della nobiltà italiana, francese e spagnola.
In aggiunta, il grigio era un colore di sfondo particolarmente adatto all’abbinamento con l’oro e ai toni della pelle. Quindi divenne il colore ideale per lo sfondo dei ritratti di Rembrandt Van Rijn e per molti dipinti di El Greco che lo utilizzarono per evidenziare i volti e i costumi delle figure centrali.
XVIII° e XIX° secolo
Nel XVIII° e XIX° secolo il grigio divenne un colore molto alla moda per gli abiti da donna e per gilet e cappotti da uomo. Questo colore era particolarmente luminoso ed esaltava i tessuti di seta e satin indossati dalla nobiltà.
Nella moda maschile dell’Ottocento c’erano tailleur grigio chiaro per l’estate e grigio scuro per l’inverno che, via via, sostituirono l’abbigliamento variopinto di inizio secolo.
Il colore grigio-verde e il colore grigio-blu
I primi accenni di grigio-verde e grigio-blu furono utilizzati da alcuni artisti dalla metà del XIX° secolo per creare dipinti memorabili. Ne troviamo meravigliosi esempi in Jean-Baptiste-Camille Corot che ha usato toni di grigio-verde e grigio-blu per dare armonia ai suoi paesaggi, e in James McNeill Whistler che ha creato un grigio speciale per lo sfondo del ritratto di sua madre e per il suo autoritratto.
Se alla fine del 1930 il grigio divenne simbolo di industrializzazione e guerra, nel dopoguerra il grigio divenne la metafora dell’uniformità di pensiero, resa popolare da libri come The Man in the Grey Flannel Suit (1955), poi divenuto film di successo.